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CELANO ( AQ ) - CASTELLO PICCOLOMINI

 

IL CORO
 

A dare completamento e colore all'altare maggiore del sec. XVIII, che presenta stemmi gentilizi nelle fasce laterali e che custodisce le urne dei Martiri, visibili attraverso una finestra circolare, c'è il coro in legno intagliato del sec. XVII. Si compone di due ordini di stalli, con sedili e trono centrale. Braccioli con volute vegetali e teste di personaggi separano i sedili, mentre gli stalli sono abbelliti da festoni, mascheroni, stemmi e motivi vegetali in bassorilievo. Il trono è imponente, sorretto da due leoni accovacciati che reggono volute vegetali e teste di cherubini ed è coronato da un ricco fastigio. La seconda fila di sedili, destinata al clero minore, è molto lineare.

 

LE STATUE 
 

Sulla parete absidale sono visibili le statue dei Santi Patroni, del sec. XIX, in polvere di marmo e ricoperte da sottili lamine d'oro, spiccano contro le canne dell'organo, al di sotto di una vetrata dai colori brillanti, raffigurante San Giovanni che battezza Cristo, opera del pittore Marcello Ercole.

 

 

NAVATA DI DESTRA

Sempre nella navata di destra alcuni cenotafi ricordano illustri personaggi celanesi, fra cui Pietro Antonio Corsignani, nato a Celano nel 1686, preposto della città e poi vescovo di Venosa, Valva e sulmona, autore di opere quali: " De viris illustribus Marsorum ", " Regia Marsicana ", " Acta Sanctorum Simplici, Costantii et Victoriani ".

Sulla parete di fondo una tela del sec. XVII, raffigurante Gesù davanti a Pilato, simile ad un'altra di diverso soggetto, ora nel Museo di arte sacra del Castello Piccolomini

 

 

LA NAVATA DI DESTRA

La navata di destra è arricchita da tre confessionali e, in vicinanza della porta centrale da un ciborio del secolo XVI in legno intagliato e dorato, a pianta poligonale, in forma di tempietto a due ordini sovrapposti, con nicchie e colonnine; a coronamento, una cupoletta a base poligonale. Nel passato era usato anche come fonte battesimale. I confessionali in noce intagliata risalgono al secolo XVIII, con volute e festoni che sorreggono un timpano, su cui poggia uno stemma nobiliare, il simbolo dello Spirito Santo o la Croce. Sui pannelli centrali delle porte intarsi con figure, di cui più leggibile è quella di San Rocco.

 

LE VETRATE

I Santi Martiri proteggono Celano, Marcello Ercole ( Vetrata policroma - 1991 )

Battesimo di Gesù, Marcello Ercole ( Vetrata policroma - 1994 )

MARCELLO ERCOLE

Marcello Ercole è nato a Luco dei Marsi ( AQ ) e risiede ad Avezzano. Da molti anni è presente con le sue opere nelle maggiori rassegne nazionali d'arte ed in qualificate aste internazionali. Nel campo dell'arte sacra numerosi sono gli affreschi, vetrate e pale d'altare eseguite per chiese e luoghi di culto. Il dipinto " motivo conciliare ", esposto alla biennale d'arte sacra di Pescara nel 1986, è stato acquistato dalla collezione religiosa moderna dei musei vaticani. Come incisore figura con due acqueforti " Divina Commedia " edita dal Poligrafico dello Stato

 

 

IL CROCEFISSO
 

Il Crocefisso - opera in bronzo 1995 - P. Di Fabio

 

P. DI FABIO
 

P. DI FABIO  ( 1927-1998 ) pittore e scultore. Ha partecipato alle rassegne artistiche più significative e le sue opere sono presenti in molte collezioni. A Bagdad è stato presente al primo festival internazionale delle opere plastiche. Alcune fra le sue opere più importanti: monumento in bronzo a F. Angelitti ( Aielli AQ ), porte in bronzo delle chiese parrocchiali di Civitella Rovereto ( AQ ) e Sorbo ( AQ ), Via Crucis ( olio su tela ) in Antrosano ( AQ ) . L'opera è stata offerta dal comitato SS. Martiri 1999.

 

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