PASQUA 2004 A CHIETI 

 

 

 

 

Visita alla casa natale di D'Annunzio 
" Gabriele D'Annunnzio si sentì sempre figlio di Pescara a dell'Abruzzo....... "

L'INFANZIA DI GABRIELE D'ANNUNZIO

Gabriele a dieci anni. Esile, biondo e ricciuto («bello» dice di sé «come l'Arcangelo del mio nome») già ostenta una eleganza ricercata. E' considerato dai genitori un « enfant prodige » e manifesta precocemente doti letterarie: legge con passione l'Eneide. Il padre fa dipingere sul soffitto della sua stanza scene della vicenda di Enea.

 

 

 

Il letto dove D'Annunzio nacque il 12 marzo 1863, « sotto il segno dell'ariete duro cozzante ».

 

GABRIELE A TRE ANNI

Gabriele a tre anni. Gli fu posto il nome dell'arcangelo a cui D'Annunzio disse sempre di assomigliare e fu da lui vissuto come una predestinazione.

 

 

COLLEGIO CICOGNINI DI PRATO

Il reale collegio Cicognini di Prato dove D'Annunzio è convittore dall'undicesimo al diciottesimo anno di età.  Si distingue per l'eccellenza negli studi, ma anche per turbolenza, divenendo subito un piccolo leader di sommosse contro la rigidità della vita di collegio. I suoi professori dicono di lui:«è più maturo dei compagni e tutto dedito a farsi un grande nome». Oltre alla letteratura, in collegio, D'Annunzio viene iniziato alla musica e alla pittura. Vincere, questo è il vessillo degli anni di collegio. Non delude le ambizioni paterne facendole proprie al punto da lamentare, dopo il ginnasio, l'incompetenza dei professori:«non possono insegnarmi come vorrei». Così scrive al padre, interlocutore privilegiato delle aspirazioni all'eccellenza:«voglio saper, voglio conoscere, voglio sfidare, voglio rischiare». E quando comunica i voti pieni che premiano le sue fatiche, ne blandisce l'orgoglio:«mi piace la lode, mi piace la gloria».

   

Gabriele convittore: 
penultimo nella seconda fila

  Chieti 13 aprile 2004